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Giorno 4: Logrono – Castildelgado

29 Maggio 2011

(62 km) L’uscita da Logrono mi fa apprezzare ancora di piu’ questa citta’: il Cammino di Santiago, nel tratto “cittadino”, funge da pista ciclabile per tutti i residenti e gia’ nelle prime ore della domenica incontro decine di famiglie spagnole che passeggiano/corrono/pedalano insieme o si organizzano il pic-nic in uno degli innumerevoli punti di ristoro sul percorso.
Non siamo poi cosi distanti dall’Italia, ma queste persone sono molto piu’ tranquille di noi, piu’ rilassate e serene, lo si percepisce immediatamente. La Spagna a volte sembra proprio far parte di un altro continente…

Il sole scalda ma le gambe “vanno via” bene e mi sono procurato una crema con super protezione quindi, non ho piu’ paura di niente!

Oggi ha iniziato a farsi sentire la solitudine, ma non nel senso che mi sono sentito solo, anzi, semplicemente ho iniziato a pensarci. Probabilmente i giorni scorsi ero troppo concentrato sulla fatica fisica, sullo sforzo, sull’arrivare a destinazione. Oggi finalmente ho “preso un po’ di fiato” e ho avuto quegli sprazi di lucidita’ necessari per pensare ad altre cose, per riflettere su questo viaggio e sull’avventura che sto vivendo. In mezzo al nulla, mentre pedalavo con gran foga, ho anche parlato da solo, si… mi sono incoraggiato, ho urlato qualche frase ad alta voce, ho riso e mi sono sentito felice. Lo rifaro’, a quanto pare e’ terapeutico! 🙂
D’altronde anche questa e’ la solitudine: la consapevolezza di dovercela fare da soli, senza l’aiuto di nessuno, sia sul lato fisico che su quello psicologico. E’ facile farsi destabilizzare da un simile pensiero: siamo cosi abituati a vivere a stretto contatto con gli altri, che ormai diamo per scontate molte cose che invece non dovrebbero esserle. Un’esperienza in solitaria penso che farebbe bene a tutti: ti fa fare i conti con te stesso, volente o nolente!

Brevi salite e discese si alternano, proseguo con costanza e macino km senza problemi. Mi fermo per una breve pausa all’ombra di alcuni alberi. Mentre approfitto di una piccola fontana per rinfrescarmi il vento aumenta improvvisamente sollevando tutt’intorno un polline bianco della stessa consistenza del cotone. Alzo gli occhi al cielo, sembra neve. Che momento!

Risalgo in bici estasiato. Le ore passano, i km pure e mi ritrovo con le borracce vuote senza accorgermene. Il sole batte forte. A ogni curva spero di vedere una fontana ma nulla da fare. Stupido io che non ho fatto attenzione! Mangio un chewingum per ingannare la sete. La tappa e’ a pochi chilometri, stringo i denti e procedo. L’arrivo a Granon e’ un sollievo, bevo almeno 1 litro di acqua d’un colpo. Niente posti liberi negli ostelli, devo proseguire. Percorro altri 5 km e intanto il tempo cambia: grosse nuvole coprono l’orizzonte e si sentono i primi tuoni in lontananza.

Trovo un motel decadente a Castildelgado, sulla strada statale vicina al Cammino e decido che per oggi basta cosi. Metto piede nella mia stanza e inizia un temporale con tuoni e fulmini che andra’ avanti fino a sera. Mi e’ andata alla grande! 😉